REPORTAGE GARE PODISTICHE :

"34^MARATONA DI FIRENZE"

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Decido di partecipare per la prima a questa maratona, a quasi 8 mesi dalla precedente, e per la prima volta ne disputero’due in un anno calendariale.
Partiamo il sabato mattina presto, da Roma, insieme a 5 compagni di squadra, e dopo aver lasciato le borse in hotel, ci dirigiamo al Marathon Village, che e’ubicato nei pressi della stazione Campo di Marte, un po’distante dalla zona partenza/arrivo della zona del Duomo.
Giriamo il village un paio d’ore e ritiriamo il paccogara ed il pettorale.
La mattina della gara, ci svegliamo abbastanza presto per la colazione e quasi un’ora prima dello start, siamo già al ritrovo, coperti della mantellina dello sponsor tecnico, che era inserita nel paccogara, e sperando che non piova.
Ci salutiamo tra di noi, dato che eravamo in tre griglie differenti, e facciamo quasi mezzora di fila, per usufruire dei bagni chimici.
Il mio obiettivo e’fare meglio delle 3 ore 40 minuti e 12 secondi, dell’ultima Maratona di Roma; al via ufficiale, tolgo la mantella che mi teneva caldo, e pochi attimi dopo inizia a piovere…oltre a questo ho problemi col il GPS, che non mi si collega e quindi, parto “al buio”.
Ci metto quasi 7 minuti, dallo start a passare l’arco di partenza, e c’e’molto traffico di runners, in cui devo fare parecchio zigzag.
Al cartello del 1°km, faccio il lap manuale, dato che poche centinaia di metri prima, mi si era avviato; questo km lo faccio a 5e17.
Si corre sempre in tanta compagnia, e la pioggia mano a mano, diventa sempre piu’ forte, ed io a tratti sento freddo alle mani, ed alle cosce.
Cerco di avere un passo costante, e quando posso seguo la linea verde a terra, che rappresenta la linea ideale, ed in questi primi km, ci sono un paio di vialoni, in cui si incontrano chi ci precede e chi ci segue.
Ci dirigiamo verso le cascine, ma nel primo tratto la strada si riduce di tanto, e si incontrano i Maratonabili che spingono le carrozzine.
Ai 10km la mia media, nonostante il primo km, e’di 5e05, ed inizio ad avere l’esigenza di andare in bagno; ed allora decido di fermarmi dopo il 13 esimo, e perdo circa 30 secondi, perche’con le mani fredde non riesco ad allacciare il cordino del pantoloncino.
Nei successivi due-tre km successivi, recupero cio’che ho perso, e continuo ad avere un passo costante, leggermente superiore ai 5min/km.
Dalle cascine, ci dirigiamo verso il lungarno, e con una curva secca, passiamo sul “Pontevecchio”dove c’e’ moltissimo pubblico che ci incita e ci dà la carica, nonostante piovva ancora.
Da qui ci dirigiamo al passaggio della mezza maratona, e la mia media e’di 5e02.
Mi sento bene, ma non voglio esagerare, per arrivare “fresco”alla fine, anche perche’vedo che con il passare dei km, ed un passo regolare, riesco a superare parecchi runners.
Dopo la mezza, ripassiamo su di un sottopasso, che e’costituito da una leggera salitella seguita da una discesina, in cui faccio andare le gambe.
Rallento ed usufruisco di tutti i ristori, evitando l’acqua troppo ghiacciata, bevendo te’caldo e sali, e di tutti gli spugnaggi, in cui prendo le spugne asciutte, per asciugarmi dalla pioggia, che continua ad essere incessante, ed a farci avere un’altra difficoltà, quella nel cercare di evitare le pozzanghere e gli allagamenti che nel frattempo si erano creati, soprattutto nella zona della stazione Campo di Marte, e nel seguente passaggio sulla pista dello stadio d’atletica Ridolfi.
In questo tratto c’e’ un altro incrocio coi runners, ed incito due compagne di squadra, che mi seguono.
Dopodiche’ci rindirizziamo verso il centro città, passando in una deserta, Piazza Santa Croce, e ripassando sul lungarno, gli ultimi 4-5 km, si sviluppano in pieno centro, e parecchi tratti sono costituiti da lastroni bagnati, in cui bisogna stare bene attenti a non scivolare e/o farsi male.
Naturalmente qui c’e’ molta gente che tifa, anche perche’nel frattempo la pioggia e’quasi zero, ed io recupero andando con il passo costante, recupero centinaia di posizioni, superando runners, persino nelle stradine piu’strette.
Negli ultimi 2 km, non vedo piu’il GPS, e vado a sensazione, fino a che negli ultimi 500 metri, riesco ancora a superare decine di runners, e concludo in crescendo la mia sesta maratona, con il Real Time di 3 ore 32 minuti e 7 secondi, abbassando il mio PB, risalente a 5 anni fa, di piu’di 6 minuti.
Un’ottima organizzazione, e dei volontari molto gentili, che ci hanno supportato in tutto il percorso, nonostante il tempo inclemente; un bel percorso ma un po’dispersivo nel tratto delle cascine, ed un po’caotico, nei primi 5-6km; dato il numero degli iscritti, intorno ai diecimila, bisognerebbe pensare ad una partenza ad onde, e proprio per questo, sarebbe opportuno fare la classifica con il Real Time.Anche il seguire, la linea ideale, e’stata una cosa nuova ed utile, solamente che era tracciata per circa la metà del percorso!!!
I vincitori risultano essere, tra gli uomini il bahraino REGASA, che supera al fotofinish l’eritreo TEMECHACHU, con il tempo di 2 ore 14 minuti e 41 secondi; tra le donne vince, classificandosi 11^assoluta, l’eritrea ARISSI, con il tempo di 2 ora 28 minuti e 55secondi.
Primi italiani, 5°,al suo esordio in maratona, EL MAZOURY (Fiamme Gialle), con il tempo di 2 ore 24 minuti e nove secondi; tra le donne, arriva 8^assoluta CUNICO Maurizia(Atletica Palzola), con il tempo di 2 ore 53minuti e 51 secondi.


D'ALESSIO ALEXIO