REPORTAGE GARE PODISTICHE :

"XIII PER ANTIQUA ITINERAE"

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Partecipo per il terzo anno a questa gara, quest’anno soprattutto perche’ rappresenta la 5^gara, delle 11 previste per il Trofeo AVIS riservato a donatori runners, ed e’ la prima delle due, definite “gara blood”, che dà un punteggio maggiore a chi vi prende parte.
Arrivo sul posto di ritrovo, un circolo di tennis, ad un’ora dalla partenza, e mi dirigo dove si ritirano i pettorali ed i pacchigara alimentari.
A mezzora dallo start, raggiungo dei compagni di team, per la foto societaria, e poi faccio un po’di stretching, ed a dieci minuti dalla partenza, mi metto dietro il gonfiabile.
L’obiettivo ideale e’ migliorare il 41e14 dello scorso anno, ma so’ già che sarà difficile, dato che sarà previsto un gran caldo, quasi estivo, che io soffro da morire.
Il percorso e’ di 9,750 km, e prevede il primo km e mezzo su asfalto, seguito da circa 7,5 km di sterrato e strada bianca e gli ultimi 700 metri, di nuovo su asfalto.
Si parte, con il sole ed una temperatura sui 26°, leggermente ventilata, solo in alcuni punti: dopo poche centinaia di metri ed un paio di curve a gomito, ci immettiamo nel borgo, in una strada stretta, che costeggia il castello di Giulio II, con fondo di sanpietrini; qui si sta attenti piu’ che altro, a non scontrarsi con qualche altro runner.
Per fortuna, questo tratto e’ breve, e poi ci immettiamo sulla strada asfaltata, in leggera discesa che ci fa varcare il cancello degli scavi di Ostia antica, pieni di turisti che vengono ”disturbati” dal nostro passaggio; questo tratto asfaltato ed abbastanza largo, arriva fino al km 1,7; da dove inizia lo sterrato, che ci porterà fino al nono km.
Per i primi 2 km, nonostante le difficoltà di percorso, riesco a fare un’andatura intorno ai 4e15 al km, dopo di che, riesco a tenere abbastanza tranquillamente un ritmo uniforme, di poco superiore ai 4e18 min/km, ma già sento la necessità di passare nei pochi tratti ombreggianti che incontriamo, e penso che non riusciro’ a mantenere questo ritmo fino alla fine.
Ai 5 km, la mia media e’ di 4e18, ma sento la necessità di fermarmi al ristoro di sola acqua, posizionato intorno al 5,2km, e qui mi butto in testa un paio di bicchieri d’acqua, ed altri due li bevo, e faccio fatica a ripartire.
Questo km ed i successivi, li faccio sopra i 4e30, e nella seconda parte della gara, mi superano una decina di runners, che non riesco a recuperare da qui alla fine.
Dopo il cartello del 9°km, finisce la strada bianca e rinizia l’asfalto, per gli ultimi 700 metri di percorso, ma non riesco ad accelerare per recuperare qualche posizione, nonostante siano quasi completamente rettilinei, con negli ultimi 200 metri una doppia curva a gomito, in cui dopo la seconda s’intravvede l’arco di arrivo distante circa 150 metri.
Negli ultimi 50 metri, cin un impeto di orgoglio riesco a sopravanzare un runner che mi precede, ed a non farmi superare da un altro che viene a tutta velocità dalle retrovie.
Concludo la mia “fatica” con il real time di 43 minuti e 15 secondi, alla media di 4e26, che mi varrà l’83°posto assoluto, sui quasi 600 finisher (oltre duecento in meno, rispetto al 2017).
I vincitori risultano essere: PRODIUS Roman(LBM SPORT),con il tempo di 32min e 09 sec; mentre tra le donne vince CIPRIETTI Michela (PODISTICA SOLIDARIETA’), che si classifica 15^ assoluta, con il tempo di 37min e 14 sec.
Una gara, sempre ottimamente organizzata e con un lauto ristoro finale, e particolare poiche’ i trofei, sono riproduzioni di anfore e piatti romani; due cose da migliorare: il ristoro intermedio, che con il caldo che faceva doveva essere piu’”corposo”(ma la sera stessa della gara, la società organizzatrice ha chiesto scusa con un comunicato), e l’intralcio di passanti nelle due curva a gomito finali, che ci vedevano costretti a passare sui marciapiedi.


D'ALESSIO ALEXIO