REPORTAGE GARE PODISTICHE :

"11^CORSA DEI SANTI"

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Partecipo a questa manifestazione per il quinto anno consecutivo, con l’obiettivo di cercare di stare sotto i 45 minuti, dato che il mio PB di 42e55, stabilito in questa gara lo scorso anno, per il mio stato attuale di forma, è inavvicinabile.
Come lo scorso anno oltre alla 10km competitiva, ci saranno da corollario una 10km ed una 3km non competitiva e l’importanza di questa manifestazione che va in diretta su canale 5, è data dal progetto solidale, che quest’anno è “Mai più schiave”, e per questo progetto, c’è come testimonial, l’ex nazionale azzurra Fiona May.
Purtroppo non c’è il sole come lo scorso anno, e le previsioni non promettono nulla di buono, e mi sono preparato per bagnarmi per tutta la durata della gara.
Insieme a due compagni di team, ci siamo dati appuntamento al deposito borse, localizzato al piano zero del parking Gianicolo, dove ho parcheggiato la macchina, dato che vi era una convenzione per i partecipanti alla gara, e dato la pioggia incontrata per strada, mi è convenuto parcheggiare al coperto, anche se la fila per accedervi, a più di un’ora e mezza allo start, era eccessiva, causata da un solo varco di accesso.
In attesa che arrivassero i miei compagni di squadra, ed anche il mio pettorale, ho usufruito dei bagni a pagamento di questo terminal, che erano in condizioni disastrose, con bagni otturati, porte che non si chiudevano ed areatori per asciugarsi le mani, che erano non funzionanti.
Arrivati i miei amici, ci siamo cambiati, ed abbiamo lasciato la borsa al deposito, uscendo dal terminal abbiamo indossato un sacco per ripararci dalla prevista pioggia, in attesa della partenza, e ci siamo avviati verso il Cupolone, dove vi era l’ingresso alla nostra griglia.
Ci sono tre griglie di partenza, una nera per i top runner, una rossa per altri mille runner e quella verde per me e per tutti gli altri; come sempre nonostante i controlli d’incanalizzazione, ho visto parecchi runner molto più lenti di me, imbucarsi in quella precedente.
A dieci minuti dallo start, hanno aperto i cancelli, e ci siamo”uniti”con le altre griglie, ed a pochi attimi dalla partenza, ci siamo sfilati i sacchi, e dopo poche gocce c’è stato lo start, che come lo scorso anno, dovevamo percorrere circa 150 metri per avere il via ufficiale sotto l’arco previsto.
Ci metto circa 20 secondi, dal via ufficiale, a passare sul tappetino di rilevazione tempo, e nonostante la massa, con pochi zigzag, riesco ad avere la mia traiettoria abbastanza lineare sull’estrema destra, e per i primi 4-500 metri la difficoltà maggiore è evitare le buche piene d’acqua che possono essere pericolose se non viste.
Già da subito ho un ritmo leggermente più veloce del previsto, dato il 1°km lo faccio a 4e22, ed il secondo, il cui cartello è posizionato appena si entra a Piazza Venezia, che è stracolma di gente, lo faccio ancora più veloce.
Decido di rallentare leggermente, dato che so ciò che mi aspetta, e non vorrei scoppiare, ma non è facile poiché si respira la Storia, dato che facciamo Viale dei Fori Imperiali, ed arriviamo al Colosseo; il mio ritmo è ancora più veloce del previsto, e dopo una breve salitella, prendiamo Via Labicana, fino ad arrivare in Via Merulana, il cui inizio è in piano, ma poi si affronta il tratto più tosto del percorso, oltre ai tratti con sanpietrini viscidi, una salita abbastanza impegnativa di 6-700 metri, al cui culmine, sulla destra, appare la Basilica di Santa Maria Maggiore, e con una curva ad esse, all’inizio di un tratto in discesa, si arriva la cartello del 5°km ed al ristoro intermedio di acqua e Sali: la mia media si è leggermente alzata, “grazie” alla salita sopracitata, ed il mio passaggio a metà gara è in 22 minuti e 7 secondi.
Dopo di ciò affrontiamo dei saliscendi, che dopo un leggero tratto di discesa, ci portano in Via Nazionale, dove cerco di correre sul tratto asfaltato e non sui sanpietrini, e con una curva secca a destra di 90°, imbocchiamo Via Milano, attraversando il Traforo Umberto I, che rispetto alla Maratona, percorriamo in senso inverso, quindi in leggerissima discesa, che ci porta in Via del Tritone per arrivare in Via del Corso, di cui percorriamo quasi un km, fino ad arrivare in Piazza del Popolo, in cui essendo in trance non mi accorgo di andare troppo forte ( difatti poi da GPS questo sarà il km più veloce della gara appena sotto i 4 minuti) la cui breve salitella in cui è posizionato l’8°kmin, a soffro da matti, soprattutto per questo motivo.
Decido di regolarmi ed avere un passo costante fino ad allungare nel rettilineo finale, ma decido che da qui in poi, non vedo più il GPS e vado a sensazione cercando di non esagerare, e di non farmi influenzare da chi mi supera.
Dopo tutta Via Cola di Rienzo, si arriva in Piazza Cavour, dove è posizionato il cartello dei 9 km, e vi sono parecchie pozzanghere e parecchi tratti con sanpietrini, e cerco di fare attenzione su dove poggio i piedi ed i sorpassi ed i controsorpassi si susseguono, fino ad arrivare sul rettilineo finale di 200 metri, in cui non si capisce bene, quale è l’arco di arrivo, e concludo, soddisfatto, nel real time di 43 minuti e 40 secondi, ad ina media 4e22, e con un buon negative split.
Dei 2585 arrivati della 10 km competitiva; i vincitori risultano essere tra gli uomini il keniano KIPNGETICH Sammy (ATLEICA SALUZZO) con il tempo di 29 minuti e 26 secondi; tra le donne si classifica prima assoluta nonché 18^assoluta, la rwandese MUKANDANGA Clementine (RUNNER TEAM 99 SBV) con il tempo di 33 minuti e 17 secondi.
Molti appunti all’organizzazione, a partire da un ritiro pettorali in un posto più agevole, soprattutto per chi non viene da Roma; pensare ad una partenza ad onde, ed a una classifica in real time; come gli scorsi anni, i GPS misurano una distanza almeno di 200 metri più lunga, e non capisco come non si riesca ad ufficializzare una distanza di 10 km, evitando il caos in partenza, con la “simulazione” della stessa.
Inoltre da migliorare l’”accoglienza” del parking Gianicolo, con dei servizi più efficienti e funzionali, ed una tariffa magari più agevole. Forse anche questo, oltre alle previsioni meteo catastrofiche, spiega il calo di arrivati di quasi 1500 unità, nella competitiva, rispetto allo scorso anno.


D'ALESSIO ALEXIO