REPORTAGE GARE PODISTICHE :

"20^Corsa di Miguel"

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Partecipo dopo tre anni a questa manifestazione, che ancor oggi rappresenta una delle 10mila, più partecipate, di Roma e d’Italia.
Quest’anno si svolge la ventesima edizione, e la ricorrenza è festeggiata con la medaglia per i finisher, e con una vasta partecipazione, dato che solo per la 10 km competitiva si è sfiorato il numero dei 6 mila iscritti; ed anche delle non competitive, 10 km e Strarazzismo, i pettorali diventano sold out, un paio di giorni prima, della domenica di gara.
Alla Strarazzismo, sono coinvolte scuole, associazioni, famiglie e tantissime persone che vogliono partecipare a questa “festa”, tra cui molti in carrozzina spinti da amici o familiari, come colei che ormai è diventata la mascotte di molte gare podistiche romane: Sara Vargetto.
Il paccogara prevede una maglia tecnica, serigrafata, a maniche corte ed un berretto logografato.
E’ una giornata piovosa ed abbastanza fredda, e dopo aver ritirato il pettorale da un compagno di squadra, vado a cambiarmi in macchina, indeciso su come vestirmi; inizialmente avevo optato solo per canotta societaria e tubolari alle braccia, poi invece decido di mettermi sotto la maglia tecnica a maniche corte del paccogara, ma poi ho avuto il rimpianto di non essermi messo i guanti.
La partenza, come di consuetudine avviene in Piazzale della Farnesina, proprio davanti al Ministero degli Esteri; è prevista come sempre una partenza ad onde, e proprio per questo sarà stilata la classifica in real time.
Il criterio di assegnazione delle onde, è stato fatto in base al risultato conseguito nella stessa gara lo scorso anno, o in base al risultato sulla medesima distanza, su alcune gare svolte a Roma, e cronometrate da TDS.
Faccio un breve riscaldamento in cui incontro diversi conoscenti, e verso le 9 e10 mi avvicino alla griglia di competenza, che doveva esser aperta alle 9, invece sarà aperta solo a dieci minuti dalla partenza.
I controlli sono insufficienti, e noto tanti runner nella mia onda, con un pettorale delle onde successive e addirittura della non competitiva.
Il mio obiettivo personale di questa gara, è fare meglio del 4e23 di media, dell’ultima edizione a cui ho partecipato (quella con modifica percorso a causa di una parte di un palazzo caduto sul lungotevere, e che alla fine misurava 9,3km), ed avvicinare il tempo della CorriBefana, di due settimane fa.
Puntualmente avviene la partenza, ci sono 8°, tanta umidità e piove leggermente e cerco di correre più a destra possibile, evitando le pozzanghere e di sbattere con qualcuno, ma altri non sono così attenti come me.
Dopo poche centinaia di metri, si gira a destra con una curva secca, e si costeggia il bellissimo Stadio dei Marmi ”Pietro Mennea”, e successivamente ci immettiamo sul Lungotevere Maresciallo Cadorna seguito dal delle Vittorie, fino ad attraversare il Ponte Risorgimento e siamo già al 3°km ed il mio ritmo è più veloce di circa 10 secondi al km, del prefissato.
Mi sento bene, ma cerco di non esagerare, e quasi sempre corro il più a destra possibile, cercando di evitare le pozzanghere.
Dopo il Ponte Risorgimento, si risale il lungotevere Flaminio, in cui in prossimità del 5°km, tutto a sinistra, è previsto il ristoro intermedio di sola acqua a cui non riesco ad accedere, abbastanza scarno per il numero dei partecipanti alla manifestazione.
Il mio passaggio ai 5 km avviene in 4e11 di media, e dopo poche centinaia di metri, si attraversa ponte Milvio, per poi scendere verso la ciclabile, di cui si percorrono circa 1,5 km in senso contrario, rispetto ai primi km, per ritornare verso la zona del Foro Italico.
Cerco di andare a sensazione, vedendo il Gps solamente in prossimità delle “vele” segna km previste dall’organizzazione, e noto che quello che “segna” il GPS fino all’8°km, coincide quasi perfettamente con i cartelli stessi.
La musica in diversi punti aiuta a vincere al fatica, ed il mio ritmo è più o meno sempre lo stesso, se si esclude l’8°km, che faccio a 4e25, soffrendo la salitella che dalla ciclabile ci riporta sul lungotevere, percorso nel 2°km, ma in senso opposto.
Poco dopo l’8°km, si entra al Foro Italico, calpestando prima viale delle Olimpiadi, in cui vi sono centinaia di targhe commemorative di atleti italiani medagliati olimpici, e poi viale dei Gladiatori, e noto che la “vela” del 9° km, è anticipata di circa 200 metri.
L’inizio di questo tratto di 2 km scarsi, e la parte finale dello stesso, sono costituite da qualche curva che ti impedisce di avere un ritmo uniforme, fino a che si arriva agli ultimi 400 metri, costituiti dal tunnel dello Stadio Olimpico, che ci porta direttamente sugli ultimi 100 metri della sua pista in tartan, in cui riesco a non farmi superare da nessuno al fotofinish.
Concludo in 42 minuti e 19 secondi, alla media di 4e14, classificandomi all’844esimo sui 5450 arrivati.
Dall’arrivo, veniamo incanalati verso la curva sud, in una galleria di circa 200 metri, che porta direttamente nella pista dello stadio dei Marmi, in cui ci viene consegnata al medaglia da finisher, e lo scarno ristoro finale, costituito da una confezione di tre biscotti artigianali ed una bottiglietta d’acqua.
Tra il numero record di arrivati i vincitori risultano essere: EL OTMANI Said (CS ESERCITO) con il tempo di 30min e 11sec; tra le donne vince, classificandosi 37esima assoluta, la compagna di squadra SOUFYANE Laila con il tempo di 33min e 44sec.
Una gara molto veloce e sempre più partecipata, ma da rivedere alcune pecche dell’organizzazione: il controllo delle griglie, il ristoro intermedio, quello finale ed il fatto che si garantisce la taglia della maglietta se t’iscrivi fino ad una certa data, e poi al ritiro dei pettorali viene detto che la taglia XL non è stata proprio ordinata!


D'ALESSIO ALEXIO